27/11/2023 TRIESTE – Pena dimezzata per Emanuela Petrillo, l’ex assistente sanitaria di Spresiano accusata di aver solo finto di inoculare i vaccini a circa 8 mila pazienti tra Veneto e Friuli. Insomma non andrà in carcere || Davanti alla Corte d’appello di Trieste si è chiusa la vicenda giudiziaria con un concordato per Emanuela Petrillo, l’ex assistente sanitari accusata di non aver inoculato i vaccini i tra il 2009 e il 2017a circa 8000 bambini tra Veneto e Friuli. Si dimezza dunque la pena inflitta alla donna in primo grado, che passa così da 8 anni e 6 mesi a 4 anni di reclusione.Inizialmente Petrillo era stata accusata di peculato, omissione di atti d’ufficio e falso ideologico. Nel tempo alcuni capi d’accusa erano però caduti in prescrizione. La Petrillo ha comunque ammesso le proprie responsabilità spiega l’avvocato Fabio Crea, legale dell’Ulss 2 Marca TrevigianaI risarcimenti alle aziende sanitarie da parte della Petrillo verranno quantificate in un distinto procedimento civile. La Corte dei Conti del Veneto aveva già condannato la ex assistente sanitaria a pagare in favore della Usl 2 circa 80 mila euro, tra il danno diretto rappresentato dal costo che l’Azienda sanitaria ha dovuto sostenere per la ripetizione dei 1.158 vaccini della campagna di richiamo profilattico e il danno patrimoniale da disservizio. – Intervistati Avv. PAOLO SALANDIN (Legale Emanuela Petrillo), Avv. FABIO CREA (Legale Ulss 2 marca Trevigiana) (Servizio di Daniela Sitzia)


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