27/11/2023 VENEZIA – La rapidità con cui si è arrivati all’arresto del presunto colpevole dell’assassinio di Cannaregio, la notte stessa della sparatoria, dimostrano – secondo il prefetto Michele di Bari – che la città è presidiata dalle forze dell’ordine. Ora le indagini dovranno chiarire i motivi di un omicidio che ha sconvolto Venezia. || E’ trascorso pochissimo tempo dallo sparo con un fucile a canne mozze calibro 12 che alle 23:30 di sabato ha ucciso in un bar di San Geremia Khalil Mallat e l’arresto da parte dei Carabinieri di Raffaele Marconi, rinchiuso nel carcere di Santa Maria Maggiore con l’accusa di omicidio volontario. Il prefetto di Venezia Michele di Bari sottolinea con forza la rapidità d’intervento delle forze dell’ordine a testimonianza di una presenza e di un impegno per la sicurezza invocata in Comune di Venezia probabilmente mai come ora in tempi recenti.Khalil Mallat, la vittima: 25 anni, tunisino irregolare sul territorio italiano, padre da appena cinque giorni. Raffaele Marconi, l’arrestato: 33 anni, veneziano, dipendente di una ditta di trasporti, sposato con due figli.Ora le indagini dovranno stabilire dinamica e responsabilità di un omicidio che ha bruscamente e drammaticamente riportato Venezia all’epoca della Mala del Brenta. I familiari della vittima si costituiranno parte civile. Uniti nell’interrogativo che peraltro agita l’intera città: perché? – Intervistati MICHELE DI BARI (PREFETTO DI VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)


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