24/03/2023 TREVISO – Aggressione con un coltello alla gola dell’operatore Caritas di Treviso. Il 35enne bengalese riarrestato dopo essere stato scarcerato dovrà ora rispondere di tentato omicidio. || Era stato scarcerato dopo aver tentato di rapinare un internet point in via Zenson a Treviso, distruggendo il negozio. Rimesso in libertà subito, dopo ha aggredito con un coltello alla gola un operatore della Caritas. Ora il bengalese 35 enne rimarrà in carcere con l’accusa di tentato omicidio. Deve anche rispondere di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Durante l’arresto ha ingaggiato una colluttazione con i poliziotti. Una vicenda che ha sollevato lo sdegno del mondo politico e dei cittadini. «L’ipotesi di tentato omicidio – ha detto il Procuratore capo Marco Martani – è legata dalla parte del corpo che è stata attinta nell’aggressione, ovvero il collo. Si è trattato di una azione potenzialmente pericolosa, che ha raggiunto una zona che poteva anche essere mortale. Restiamo comunque aperti a qualsiasi tipo di accertamento suppletivo, a partire dalla perizia psichiatrica». E’ proprio questo che ha chiesto il legale l’avvocato Matteo MaccagnaniDurante l’interrogatorio di garanzia, il 35 enne si è avvalso della facoltà di non rispondere ma avrebbe raccontato al suo legale, la vita di stenti in questi sette anni da quando è arrivato in Italia. Aveva chiesto più volte lo status di rifugiato. Dopo aver ferito l’operatore della Caritas, il 35 enne era fuggito. Solo grazie all’intervento tempestivo dei carabinieri, l’uomo era stato identificato, come lo stesso autore della tentata rapina in via Zenson del giorno prima. Ora si trova nel carcere di Santa Bona. – Intervistati Avv. MATTEO MACCAGNANI (Servizio di Daniela Sitzia)


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