25/01/2023 TREVISO – Domani prima udienza del processo per la morte di Mattia Battistetti, la Procura contesterà la scarsa manutenzione dei macchinari in cantiere, Cgil e Cisl si costituiranno parte civile, ma al presidio fuori dal tribunale il sindacato del segretario Paglini non ci sarà. || Agganciato alla fune che reggeva il carico di impalcature piombato sul 23enne Mattia Battistetti, la mattina del 29 aprile 2021 in cantiere a Montebelluna, ci sarebbe stato un anello usurato. Una scarsa manutenzione che avrebbe contribuito dunque al tragico infortunio, secondo il capo d’imputazione formulato dalla Procura della Repubblica, così come il movimento del carico della gru sopra le teste dei lavoratori. Di questi e altri aspetti si discuterà nel corso del processo per omicidio colposo che si aprirà domani al Tribunale di Treviso, preceduto dal sit-in organizzato dai familiari di Battistetti e dall’associazione che porta il suo nome, e a cui hanno deciso di partecipare diverse realtà politiche e sindacali, dal Partito Democratico alla Cgil all’Anpi. «Per noi era doveroso accogliere l’appello lanciato dalla madre di Mattia», spiega il segretario provinciale dem Giovanni Zorzi. Cgil e Cisl hanno deciso di costituirsi parte civile nel processo, ma quest’ultima sigla non sarà presente domani al presidio davanti a palazzo di giustizia. – Intervistati MASSIMILIANO PAGLINI (Segretario generale Cisl Treviso-Belluno) (Servizio di Lina Paronetto)


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