20/10/2022 BELLUNO – Quasi 4 anni fa, fra il 28 e il 29 ottobre, sulla provincia di Belluno e le aree limitrofe del Nordest, si scatenò Vaia, l’evento metereologico più estremo di sempre. Se ne è parlato diffusamente in questi giorni durante la celebrazione della settimana nazionale della Protezione civile per una verifica puntuale dei piani comunali e dell’organizzazione in caso di emergenze. || Un disastro fra i più gravi di sempre, più dell’alluvione del ’66, di quella del 2010 e di altri eventi estremi registrati nel Bellunese, danni per quasi 2 miliardi di euro. La tempesta Vaia che si scatenò fra il 28 e 29 ottobre di 4 anni fa è diventata materia di studio anche per ciò che ha insegnato in termini di prevenzione: su tutti il lavoro in rete fra i soggetti chiamati ad intervenire in situazioni che il cambiamento climatico sempre più traduce in vere e proprie emergenze. Vaia è stata utile per testare il funzionamento delle strumentazioni indispensabili nei soccorsi.Se ne è parlato diffusamente nel corso della settimana nazionale della Protezione civile appena andata in archivio. Negli ultimi 4 anni le cose sono cambiate decisamente ma servono ulteriori sforzi. – Intervistati ALEX BARATTIN (CAPO DELEGAZIONE CNSAS DOLOMITI BELLUNESI) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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