10/06/2022 VICENZA – Il duplice omicidio di Vicenza. Novità sul fronte delle indagini: compare una lettera anonima che la vittima avrebbe ricevuto qualche giorno prima di essere uccisa. || Un vulcano silente. Me esplosivo, estremamente pericoloso. E’ il profilo che si sta delineando di Zlatan Vasiljevic, il killer che improvvisamente è scoppiato con cinica violenza, annientando la vita delle sue due ex compagne, l’ex moglie Lidja e l’ex fidanzata Gabriela Serrano. Che fosse pericoloso, Zlatan, lo si sapeva da tempo: la Procura di Vicenza riferisce che dal 4 aprile 2019 al 2 febbraio 2021, per circa due anni, era stato continuamente sottoposto a misure cautelari; il 2 luglio 2020 era stato condannato ad un anno e 10 mesi in primo grado per maltrattamenti e lesioni gravi, ed il giudice dell’udienza preliminare di Vicenza non aveva concesso la sospensione condizionale della pena sostenendo che l’uomo, oltre all’abuso di alcol e alla protrazione dei maltrattamenti nei confronti di Lidja, aveva un sostrato culturale arretrato, basato su una concezione del rapporto uomo-donna di tipo padronale e dominante, che nemmeno l’avvio del procedimento penale aveva scardinato e ridimensionato. La relazione del Servizio Dipendenze dell’Ulss 8 di Vicenza, al termine di un periodo di trattamento terapeutico e rieducativo presso un’associazione, aveva dato una valutazione finale positiva ed il futuro killer in secondo grado, presso la Corte d’Appello di Venezia aveva goduto di uno sconto di pena e della sospensione condizionale. Oggi, dopo la tragedia, il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, avrebbe chiesto ai suoi ispettori di avviare approfondimenti: il primo passo dell’ispettorato, una volta aperto il fascicolo, a quanto risulta, sarà chiedere una relazione ai vertici degli uffici giudiziari. La Procura fa sapere che l’ultima denuncia presentata dall’ex moglie, Lidja, risalirebbe al 19 marzo 2019 e dopo la sentenza d’appello non sono più pervenute notizie di reato.Ma Zlatan Vasiljevic era un vulcano pronto ad esplodere all’improvviso, come poi, nei fatti, è avvenuto. Adesso le indagini procedono per ricostruire non il “perchè” di una tragedia che non ha una l – Intervistati PAOLO SARTORI (Questore di Vicenza) (Servizio di Carlo Alberto Inghilleri)


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