27/03/2022 PIEVE DI SOLIGO – Continuano le indagini sull’omicidio di Adriano Armelin. Il 36 enne che lo ha ammazzato di botte nelle prossime ore sarà davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia || Dovrà spiegare cosa è accaduto, dovrà spiegare perchè tanta assurda, mostruosa violenza. Nelle prossime ore, probabilmente domani, l’interrogatorio di garanzia per Mohamed Boumarouan, sulle sue mani il sangue innocente di Adriano Armelin. Uno sbandato, il 36 enne marocchino, che ha percorso con i suoi reati precedenti, dalla droga ai furti, più di una provincia italiana e veneta prima di trovarsi di fronte all’83 enne e scatenare la sua furia. Sembrava in preda alla droga o all’alcol hanno raccontato i testimoni, tanto da quasi addormentarsi nella legnaia dove si era rifugiato quando i carabinieri lo hanno bloccato, dopo che si era ferito nel balzo per scappare dall’abitazione di Armelin. Esami tossicologici sono stati predisposti per comprendere quanto fosse alterato. Un altro esame, invece, l’ispezione cadaverica, è prevista sempre domani sul corpo dell’83 enne, analisi che precede l’autopsia vera e propria. Anche da qui si potranno estrapolare elementi utili alle indagini : capire come il 36 enne si è scagliato sulla vittima, quanti colpi ha inferto. L’esatta dinamica del massacro deve essere ricostruita nel dettaglio, in visione anche il filmato della telecamera di sorveglianza dell’abitazione di Luciano, il vicino che lo ha intercettato rallentandone la fuga. E poi, non ultimo, stabilire il percorso degli ultimi giorni del malvivente, se è vero, come alcuni in paese raccontano, che stesse seguendo l’anziano per poi colpire. Alcune tessere del mosaico mancano, ma il quadro d’insieme purtroppo è evidente: una tragedia che Pieve non potrà dimenticare (Servizio di Nicola Zanetti)


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