18/03/2022 MOGLIANO VENETO – L’aggressione di Mogliano. E’ comparso davanti al giudice il 28enne albanese accusato di aver tentato di violentare una giovane di 20 anni. Il fermo è stato convalidato e l’uomo resta in carcere. || “Non volevo violentarla, sono stato frainteso”: sono queste le parole del 28 enne albanese davanti al gip. Si è difeso dalle accuse mosse dalla giovane che ha raccontato tutta un’altra versione. La ragazza sotto shock ha riferito agli investigatori essere stata, aggredita violentemente, palpeggiata e presa per il collo. I due si sono incontrati in un parcheggio nei presso del sottopasso ferroviario. Si conoscevano di vista e l’uomo ha fermato la 20 enne che in bicicletta stava rientrando da una serata con gli amici. Avrebbero trascorso un pç di tempo insieme. Fin qui sembra che le versioni coincidano. “ le due versioni poi divergono perché lui nega nella maniera più categorica di aver mai tentato di violentare questa ragazza. Dice che si è trattato tutti di un equivoco”. L’avvocato Giorgio Pietramala di Venezia parla anche di quelle mani sul collo viste dai vigili del fuoco che hanno salvato la giovane. “ Lui ha detto che si è trattato di un equivoco, lui ha fatto un gesto che è stato mal interpretato. Ha detto che voleva evitare che questa ragazza potesse avere dei problemi con le macchine, visto che camminava in mezzo alla strada”Il fermo del 28 enne è stato convalidato e nonostante il legale avesse chiesto la misura degli arresti domiciliari, il giudice ha deciso per la custodia cautelare in carcere. Ora saranno importanti le immagini delle videocamere già acquisite dai carabinieri per ricostruire quei momenti. Intanto il 28 enne pregiudicato in carcere. Nel 2016 il giovane albanese era stato accusato di maltrattamenti nei confronti della compagna e di aver pestato assieme ad una banda un cameriere, facendolo finire in rianimazione. – Intervistati Avv. GIORGIO PIETRAMALA (Servizio di Daniela Sitzia)


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