08/07/2024 MESTRE – Sarà a Ca’ Farsetti, sede del Comune di Venezia, alle 17 di domani martedì 9 luglio l’ultimo saluto a Stefano Boato scomparso domenica mattina a 82 anni. Unanime il cordoglio di istituzioni e società civile per quello che fu tra i padri dell’ambientalismo veneziano. || Architetto, urbanista, politico, intellettuale, ambientalista…“Caro Stefano, la tua vita l’hai vissuta veramente tutta” ha scritto il fratello Michele in una lettera aperta a Stefano Boato all’indomani della sua scomparsa “82 anni vissuti intensamente e spesso pericolosamente – ha ricordato Michele – dalle discussioni alla Federazione Universitaria Cattolica all’occupazione di Architettura che nel 1967, che aprì la via alla rivolta di Ca’ Foscari. Negli anni ‘70 prima la militanza in Lotta Continua tra Venezia e Marghera poi le progettazioni di Urbanistica Democratica per una Mestre più bella e vivibile. Negli ‘80 l’esperienza da consigliere e assessore della giunta guidata dal repubblicano Antonio Casellati.“Decenni d’impegno a tutela della Laguna, di Venezia, e dei suoi abitanti” ha sottolineato il Consiglio Direttivo nazionale di Italia Nostra con la competenza, maturata come professore universitario allo Iuav, esperto in Commissione di Salvaguardia e per il Ministero dell’Ambiente, e nelle file dei Verdi di cui fu tra i fondatori.Gianfranco Bettin ha ricordato che a Stefano Boato si deve la salvezza del bosco di Carpenedo, la nascita del parco San Giuliano, la revoca del piano regolatore del ‘62 che collocava a Porto Marghera impianti che avrebbero diffuso nell’aria fumo polvere o esalazioni dannose alla vita umana. (Servizio di Filippo Fois)


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