22/04/2024 VENEZIA – Bocciata dalla Consulta la norma regionale che vincola l’assegnazione degli alloggi di edilizia pubblica alla residenza in Veneto da almeno 5 anni. Il presidente Zaia e la sua maggioranza difendono lo spirito del regolamento, ma le opposizioni commentano: «Ce lo aspettavamo». || Edilizia residenziale pubblica, il principio della precedenza ai veneti si infrange sulla sentenza, depositata in queste ore, della Corte Costituzionale, che ha dichiarato illegittima la norma, adottata dalla Regione, secondo cui requisito per chiedere un alloggio è la residenza nel territorio da almeno 5 anni, anche se spalmati, non necessariamente in forma continuativa, nell’arco degli ultimi dieci anni. Incostituzionale, per la Consulta, vincolare l’assegnazione alla residenza prolungata nella regione, condizione in aperto contrasto con l’aiuto di cui necessita un soggetto in emergenza abitativa. Il presidente del Veneto Luca Zaia prende atto, ma non condivide: “In Veneto – ribadisce – abbiamo scelto di premiare chi, cittadino italiano o cittadino straniero non fa differenza, nella nostra terra ha un progetto di vita. E non chi arriva oggi e pretende gli stessi diritti di chi risiede in Veneto da tempo”. – Intervistati ALBERTO VILLANOVA (Capogruppo regionale Lega-Lista Zaia), ERIKA BALDIN (Capogruppo regionale Movimento 5 Stelle), JONATAN MONTANARIELLO (Consigliere regionale Pd) (Servizio di Lina Paronetto)


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