15/12/2023 TREVISO – Inaugurata ieri sera nella splendida cornice della trevigiana Ca’ Robegan la mostra dell’artista svizzero Simon Berger. In esposizione le bellezze classiche del Canova e del Botticelli che emergono dalla distruzione del vetro. || Puo’ la bellezza emergere dalla distruzione? Che significato assume il singolo colpo di martello sulla superficie anonima di un vetro? Ma soprattutto si puo’ interpretare il classicismo con gli strumenti della modernita’? A queste domande rispondono le opere di Simon Berger esposte nella mostra allestita a Ca’ Robegan. La tecnica e’ molto semplice: uso il martello per destrutturare il vetro. E l’idea e’ altrettanto semplice; dalla distruzione mirata faccio emergere una nuova bellezza. Ed e’ l’elemento vetro che attraverso le trasparenze crea quell’effetto di tridimensionalita’ che avvicina queste lastre colpite da Berger al marmo scalpellato dal Canova per far emergere le tre grazie o fa rivivere nei colpi assestati alle superfici indefinite le pennellate del Botticelli che hanno dato forma alla Venere. Una tecnica al limite della nevrosi ha sottolineato il critico d’arte Pasquale Lettieri all’inaugurazione della mostra. Un talento, quello di Berger che secondo Lettieri coniuga in ogni singola martellata sul vetro il passato il presente e il futuro non solo di quest’arte ma anche della citta’ che la ospita. – Intervistati SIMON BERGER (Artista del vetro), PASQUALE LITTIERI (Critico d’arte) (Servizio di Lucio Zanato)


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