22/11/2023 BELLUNO – Ve l’abbiamo anticipato ieri sera. L’asta per l’albergo Olivier in Nevegal è andata deserta, per la quarta volta, e con essa per il momento anche le certezze di rilancio del Colle. Pd e “Più forti insieme” hanno chiesto le dimissioni dell’assessore Franco Roccon e la sua è una risposta che non ammette repliche. || Franco Roccon nemmeno ci pensa a restituire la delega al Nevegal. L’assessore ribatte punto per punto ai suoi oppositori rispondendo con i fatti, cioè con i progetti, portati a casa dall’amministrazione De Pellegrin in un anno e mezzo. Tuttavia dall’opposizione di Palazzo Rosso e dall’unione comunale del Pd le richieste di chiarimento sono insistenti perchè alla prova del nove, l’asta per l’albergo Olivier, la Nevegal 365 che sembrava avere le carte in regola per il primo, reale investimento sul Colle non ha presentato alcuna offerta. “Senza la firma dell’amministratore unico – ci riferisce il suo braccio destro e socio Ivano Viel – non potevano partecipare e Layachi è in Algeria per un lutto familiare”. Viel smentisce voci di un presunto abbandono di Layachi, tantomeno dal suo ruolo di amministratore unico che liquida come “illazioni”. E però l’assenza di Nevegal 365 nel momento più cruciale dell’annunciata svolta qualche dubbio lo insinua. Per l’opposizione quindi l’amministrazione, da qualsiasi parte si voglia esaminare il problema, è responsabile dell’incertezza che aleggia sul Colle. Ed è una sofferenza che si protrae dopo la chiusura degli impianti la scorsa estate. La prudenza è d’obbligo, così come l’impegno è massimo per risolvere il problema. In attesa della quadratura del cerchio: sul filo di giorni o di ore si giocano procedure per il bene di tutti, del pubblico e del privato. Ma il tempo sta per scadere. – Intervistati FRANCO ROCCON (ASSESSORE AL NEVEGAL COMUNE DI BELLUNO), DAVIDE NORO SEGRETARIO UNIONE COMUNALE PD BELLUNO (AL TELEFONO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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