22/11/2023 BELLUNO – E ora la vicenda dai risvolti drammatici per un padre e sua figlia, disabile non vedente al 100%, che denuncia di essere stata privata della libertà di poter beneficiare del proprio stipendio parzialmente bloccato per decisione del giudice tutelare.La storia che vi raccontiamo è quella di Graziano Migotto e di sua figlia Debora che al nostro microfono rivendica i suoi diritti. || Privata della disponibilità del suo stipendio e dell’accesso alla sua busta paga per decisione del giudice tutelare di Belluno.Debora Migotto ha 48 anni, abita in città con il papà Graziano e la compagna di lui Marinella e lavora come centralinista all’Ulss di Belluno dopo il diploma conseguito all’istituto regionale per ciechi Rittmeyer di Trieste. Una vita serena, la sua. Lo scrive in una lettera dopo il processo avviato contro il padre condannato in primo grado per peculato con l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. “Una sentenza che è un abominio, che ha giudicato mio padre colpevole di avermi sottratto denaro nel breve periodo in cui è stato il mio amministratore di sostegno” afferma Debora. “Io a mio padre ho prestato 9 mila euro che mi ha restituito ed era il minimo che potessi fare per la figura che più di tutti mi è stata vicina e mi ha sostenuto con sacrifici che nessuno può immaginare”. Il processo contro Graziano Migotto nasce dall’istanza presentata dalla sorella di Debora che si costituisce in giudizio chiedendo la revoca del padre come amministratore di sostegno. Il timore è che papà Graziano non abbia amministrato con scrupolo le disponibilità di Debora; il giudice tutelare lo invita perciò a presentare i resoconti annuali cui Graziano Migotto è vincolato ma di cui non dispone. A quel punto il giudice revoca a Migotto il ruolo di amministratore di sostegno della figlia e al suo posto viene nominata una avvocata del Foro di Treviso. “Da quel momento – affermano Graziano e Debora – siamo entrati in un vortice brutale”. Debora e Graziano Migotto puntano il dito contro quella figura tutelare che – scrive la donna nella lettera – “mi vuole allontanare da lui”.Migotto non intende fermarsi ed è pronto a portare la sua storia all’attenzione del Governo. – Intervistati DEBORA MIGOTTO, GRAZIANO MIGOTTO (Servizio di Tiziana Bolognani)


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