17/10/2023 CORTINA D’AMPEZZO – Lo schiaffo olimpico del Governo a Cortina e al Veneto il giorno dopo la decisione di stoppare la costruzione della pista da bob fa molto male. Ed è bagarre ad ogni livello, politico e istituzionale. Sostegno corale alla richiesta di Zaia di ridisegnare la distribuzione delle discipline olimpiche. || Ridisegnare la distribuzione delle discipline olimpiche è l’imperativo anche il giorno dopo l’annuncio della clamorosa retromarcia del Governo sulla costruzione della nuova Eugenio Monti a Cortina. Il presidente della Regione ha fatto partire stamattina una lettera indirizzata al presidente e all’amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina 2026, Malagò e Varnier.La parola d’ordine è riequilibrare la presenza delle Olimpiadi in Veneto. Lo chiede anche la presidente di Confindustria Belluno Dolomiti Lorraine Berton: “Cortina e le Dolomiti devono rimanere il cuore dell’evento e non possiamo cedere alla delusione”. Da qualsiasi parte la si guardi la decisione del Governo ufficializzata dal presidente del Coni Malagò qualche difficoltà l’ha già creata. Che fine faranno i progetti per le infrastrutture? Saranno realizzati il museo e la riqualificazione dell’area bob a Ronco? Il Presidente di Fondazione Cortina, Stefano Longo, parla di ‘sconfitta per il Paese ospitante’ ma al tempo stesso invita a tenere ‘la barra a dritta’ per non disperdere energie e capitale umano.Dal Governo al momento nessun chiarimento. Il PD con il senatore veneto Andrea martella ha depositato un’interrogazione urgente per conoscere stato delle opere previste e dei ritardi oltre alla richiesta di audizione in Commissione dei ministri Salvini e Abodi. Sul punto oggi dice la sua anche il presidente dell’Anci Veneto Mario Conte. – Intervistati LUCA ZAIA (PRESIDENTE REGIONE VENETO), MARIO CONTE (PRESIDENTE ANCI VENETO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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