04/10/2023 VAZZOLA – Una tragedia che non si riesce a spiegare. Il dolore dei colleghi di Alberto Rizzotto e le parole di Elio Tomasella di Confartigianato, da 42 anni autista. Su quella tipologia di autobus interviene anche il presidente della Mom Giacomo Colladon: «sono mezzi affidabilissimi» || Le parole fanno fatica ad uscire, tante, troppe le domande per una tragedia che non ha precedenti. Gli autisti degli autobus sono costernati, il dolore per la morte del collega e per le vittime è atroce. A parlare è il presidente degli operatori bus e servizi turistici di Confartigianato Treviso, Elio Tomasella, che conosceva bene Alberto Rizzotto. Ci trovavamo a volte in aeroporto, ci spiega, mentre effettuava i servizi navettaPoco tempo fa con la crisi degli autisti, era stato chiesto ad Alberto di lavorare a Vazzola nel gruppo Tomasella. Si sarebbe avvicinato a casa, ma lui era felice di stare alla Martini, soddisfatto del suo lavoro: così aveva deciso di rimanere li. Per guidare gli autobus elettrici ci vorrebbe una maggiore formazione, spiega Tomasella.Quella tipologia di autobus è all’avanguardia. E il prossimo anno quei mezzi, di quella Marca arriveranno anche nelle strade della nostra provincia, spiega il presidente Mom Giacomo Colladon. Quell’ autobus aveva 10 mesi, dice, recentissimo. «E’ inspiegabile quello che è accaduto, aveva 40 anni era giovane». Nessuno riesce a capacitarsi, ma il malore rimane per loro l’ipotesi che plausibile. Gli autisti mettono a rischio la loro vita per salvare i passeggeri, termina: “sono sicuro che Alberto non abbia responsabilità per quanto accaduto», termina Tomasella – Intervistati ELIO TOMASELLA (Pres. Op. bus e Serv. Turistici Confartigianato Treviso), GIACOMO COLLADON (Presidente Mom Treviso) (Servizio di Daniela Sitzia)


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