03/10/2023 BELLUNO – Ospiti d’altissimo livello per una tavola rotonda di assoluta importanza che per la prima volta affronta le tecniche giornalistiche utilizzate nelle cronache del disastro del Vajont.Tina Merlin da un lato Dino Buzzati dall’altro || Stralci di articoli dei maggiori quotidiani nazionali dell’epoca, strafalcioni e accuse a una natura, crudele solo agli occhi di un titolista chi non volle vedere oltre la propria scrivania. Carta e inchiostro consumati per raccontare una tragedia annunciata, una strage che si poteva evitare. Il disatro del Vajont analizzato per la prima volta sotto il profilo giornalistico, tra inchieste, polemiche e memoria. Accadrà il 14 ottobre nel salone del Palazzo delle Contesse di Mel e ad analizzare gli articoli di allora saranno ospiti di assoluto rilievo nel panorama della cultura, dell’editoria e dell’università riuniti dall’Associazione Villa Buzzati “Il granaio”, il centro studi internazionale Dino Buzzati con i Comuni di Borgo Valbelluna e di Longarone e la Fondazione Vajont.L’intento è quello di cercare di aprire un dibattitoe di migliorare la conoscenza.Una tragedia che a guardarla con occhi diversi ancora oggi pare non abbia insegnato nulla se è vero com’è vero che di un’altra diga simile a quella del Vajont è progettata per sbarrare il torrente Vanoi. – Intervistati VALENTINA MORASSUTTI (PRESIDENTE ASSOCIAZIONE VILLA BUZZATI IL GRANAIO), MARCO PERALE (PRESIDENTE CENTRO STUDI INTERNAZIONALE DINO BUZZATI), SIMONE DEOLA (ASSESSORE BORGO VALBELLUNA E CONSIGLIERE PROVINCIALE) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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