12/09/2023 VENEZIA – “Sbarcate le attrezzature di soccorso o vi arrestiamo”. La minaccia del Governo italiano contro la Mare Jonio dell’armatore veneziano Beppe Caccia già pronto a salpare con il suo equipaggio e in barba alle disposizioni da Roma || L’armatore veneziano della Mare Jonio Beppe Caccia, 54 anni, che insieme ad altri attivisti ha dato vita a Mediterranea, organizzazione che ha lo scopo di salvare i naufraghi in mare, contro la minaccia del Governo italiano di “Sbarcate le attrezzature di soccorso a bordo o scatta l’arresto”. «Noi siamo già pronti a salpare», Così nel pomeriggio Beppe Caccia insieme al suo equipaggio con il comandante capomissione Malosu poco prima di rilasciarci questa intervista, «L’ordine e l’intimidazione del governo, sono arrivati all’esito della visita ispettiva condotta dalle Autorità Marittime italiane a bordo della Mare Jonio», specifica Caccia. Ricordando come la Mare Jonio sia l’unica, appunto, della flotta civile di soccorso battente la bandiera del nostro Paese. A nulla è valsa la minaccia dell’arresto fino a tre mesi con le relative sanzioni pecuniarie. In barba ai problemi burocratici cui sarebbe stata ancora una volta negata la certificazione come nave “da salvataggio / rescue”, il soccorso civile in mare della Mediterranea continua Caccia per il tramite della sua portavoce – Intervistati SHEILA MELOSU (CAPOMISSIONE MEDITERRANEA MARE JONIO) (Servizio di Annamaria Parisi)


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