31/05/2023 TREVISO – Analisi della Cgil sui redditi nei 94 comuni trevigiani. Dal 2014 al 2021 i redditi sono aumentati ma non bastano a compensare il peso dell’inflazione, che fa perdere ben due mensilità all’anno ai lavoratori dipendenti. || Analisi della CGIL sui redditi e sulle variabili Irpef dei 94 comuni trevigiani. Dal 2014 al 2021 i redditi sono aumentati ma non bastano a compensare il peso l’inflazione. L’indagine mostra come il tasso d’inflazione attuale faccia perdere ben due mensilità all’anno sui redditi dei lavoratori dipendenti. L’analisi mostra come nel 2023, per avere lo stesso potere d’acquisto del 2014, i lavoratori dipendenti dovrebbero percepire, in media, tremila e duecendo euro in più rispetto a quanto guadagnano attualmente. I redditi dal 2014 sono aumentati, ma non in modo tale da assobire il tasso di inflazione passato dall’ 1,9% nel 2021 all’ 8,7 % nei primi 4 mesi del 2023.Nella Marca, la crescita maggiore del reddito si vede nei lavoratori autonomi, con un aumento medio di 25.731 euro. per quanto riguarda invece i dipendenti e i pensionati, il reddito cresce in 8 anni rispettivamente di 1.415 euro, e di 2.569. Sono queste ultime due categorie a pagare maggiormente il contraccolpo dell’inflazione, praticamente ininfluente invece per le fasce di reddito alte, ovvero quelle comprese tra i 55 mila e i 120 mila euro. Data questa analisi, bocciata, dal sindacato la proposta del Governo di introdurre la flat tax: non garantirebbe parità di trattamento. – Intervistati MAURO VISENTIN (Segretario Generale CGIL Treviso) (Servizio di Edy Caliman)


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