11/04/2023 BELLUNO – Ripartire dalla montagna per una sanità universale pubblica per tutti. Un appello lanciato dalla Cisl a tutti i portatori di interesse della provincia di Belluno per la costituzione di un tavolo permanente che coordini proposte e provvedimenti in materia di sanità, servizi socio-sanitari e salute pubblica. || 250 professionisti sanitari e socio sanitari, 150 badanti, una cinquantina di infermieri, 45 medici di medicina generale. Pensate a questi numeri con il segno meno davanti per avere la fotografia della condizione di una provincia che, più che altrove, amplifica il disagio del vivere in montagna. Una situazione drammatica per la Cisl di Belluno Treviso che oggi sul tema della sanità ha lanciato una proposta.Un tavolo interistituzionale senza la Regione, convitato di pietra, cui spetta per legge la programmazione della sanità e contro cui la montagna, dalla riorganizzazione delle Ulss in poi ha puntato il dito.Per la Cisl, oltre ad avere più medici e personale sanitario, è urgente rafforzare l’assistenza territoriale, rivedere l’organizzazione della medicina generale e pediatrica, mettere in sicurezza gli ospedali, fare realmente case della comunità e ospedali di comunità, difendere le eccellenze di un territorio per il quale devono essere messi in campo tutti gli sforzi per renderlo più attrattivo.Ai cittadini la richiesta di sottoscrivere proposte e obiettivi presenti nel documento e a sostenere con forza la sanità pubblica e universale. – Intervistati MASSIMILIANO PAGLINI (SEGRETARIO GENERALE CISL BELLUNO TREVISO), MAURIZIO CAPPELLIN (SEGRETARIO CISL FNP), MARIO DE BONI (SEGRETARIO GENERALE CISL FP) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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