13/03/2023 BELLUNO – L’Ulss Dolomiti ha approvato l’elenco delle zone considerate disagiatissime: ai medici di assistenza primaria che operano nei comuni delle aree individuate sarà assegnata una somma forfettaria di circa 7.800 euro all’anno. Un ulteriore modo per valorizzare i professionisti che vi operano e rendere appetibile l’incarico per altri medici. || La disponibilità di foresterie o di appartamenti per agevolare e incentivare la permanenza in montagna dei medici di medicina generale non era più sufficiente e allora la direzione generale dell’Ulss Dolomiti ha fatto ricorso ad una nuova strada, quella prevista dagli accordi collettivi nazionale e regionale che prevedono l’individuazione di zone disagiate o disagiatissime a fronte delle quali è possibile corrispondere ai professionisti un compenso aggiuntivo.Per lo svolgimento della propria attività in zone disagiate o disagiatissime è previsto un compenso forfettario aggiuntivo annuo divisibile in 12 mesi di 6,20 euro per assistito cui viene aggiunta la quota annua di quasi 7.800 euro. In provincia di Belluno più di un terzo dei comuni rientra nella fascia definita disagiatissima: Zoppè e Danta di Cadore, Gosaldo, Val di Zoldo, Comelico, Livinallongo, Selva di Cadore, Colle Santa Lucia, San Pietro e Cibiana di Cadore, Rocca Pietore, Tambre, Santo Stefano, Vigo, Falcade, Sovramonte, San Nicolò, Lorenzago, San Tomaso, Chies d’Alpago, Alleghe, Vallada, Canale d’Agordo, Lamon, Rivamonte e Vodo. – Intervistati ALESSIO GIOFFREDI (DIRETTORE FUNZIONE TERRITORIALE ULSS 1 DOLOMITI) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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