23/11/2022 VENEZIA – Dopo due anni, i duecento delegati componenti l’Assemblea del fondo pensione regionale si sono ritrovati in presenza per approvare il Bilancio 2021 e affrontare le complessità dello scenario attuale, fortemente influenzato dal conflitto in Ucraina. || Il recente conflitto in Ucraina ha gonfiato i prezzi dell’energia, innescato speculazioni, e generato un’inflazione che non vedevamo da quarant’anni. Una crisi che sta facendo rivalutare una nuova strategia energetica. Al convegno di Solidarietà Veneto si è evidenziato come i fondi pensione potrebbero avere un ruolo rilevante in questa fase di cambiamento, di dipendenza energetica e di sfida alla sostenibilità con le energie rinnovabili. Alberto Clò, economista ed ex Ministro dell’Industria, è intervenuto per una lunga relazione e per evidenziare quali sono gli obiettivi da perseguire. Il 2021 è stato forse il miglior esercizio, nei 32 anni di attività del Fondo Pensione del Veneto: gli associati hanno raggiunto quota 120 mila iscritti, generando un flusso contributivo pari a 220 milioni, che sommati ai buoni rendimenti, hanno fatto raggiungere la soglia dei 2 miliardi di patrimonio, il doppio rispetto al 2015. Circa la metà dei nuovi iscritti ha un’età media di poco superiore ai 30 anni, a conferma di una crescente diffusione della cultura previdenziale tra i più giovani. Erergie rinnovabibili in una nuova economia circolare. – Intervistati DOMENICO NOVIELLO (Pres. Solidarietà Veneto), PAOLO STEFAN (Dir. Gen. Solidarietà Veneto), FRANCO LORENZON (Vicepres. Solidarietà Veneto) (Servizio di Nicola Marcato)


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