01/11/2022 VENEZIA – Nonostante un miglioramento a settembre, le conseguenze della siccità estiva si stanno facendo sentire con forze, e sarà così anche per il prossimo futuro. || In Veneto la questione siccità, dopo l’emergenza estiva, non è certo risolta. Alcuni settori dell’agricoltura hanno risentito immediatamente della mancanza di precipitazioni, altri invece hanno iniziato a soffrire nelle settimane successive. Poche le attività che possono dire di essersi salvate. E se a settembre la situazione era migliorata, tornando per quel mese alla quasi totale normalità, subito dopo la siccità ha tornato a colpire, e nelle settimane successive di ottobre la preoccupazione si è fatta sentire.Molti, come si diceva, i settori colpiti, alcuni in modo pesante.Purtroppo la tendenza dei cambiamenti climatici è ormai tracciata, difficile che ci possa essere un’inversione di rotta. E l’aumento della temperatura, così come i fenomeni legati alla siccità, si riproporranno con forza anche in futuro. I dati degli ultimi 30 anni non lasciamo dubbi.Intanto negli ultimi anni la Regione si è dotata di un piano per i cambiamenti climatici in difesa del suolo, e di una pianificazione per la riduzione delle emissioni in atmosfera. Il Veneto è stata anche la prima regione d’Italia a creare un piano di risanamento dell’aria. – Intervistati GIANPAOLO BOTTACIN (ASS. AMBIENTE REGIONE VENETO) (Servizio di Federico Fusetti)


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