01/11/2022 TREVISO – Clima sempre più anomalo e agricoltori in crisi: tra questi, i produttori di radicchio sono alle prese con piante gia’ verso la fioritura per un’annata che si preannuncia tutta in salita || Fa troppo caldo per le coltivazioni di radicchio. Sia lo spadone di Treviso che il variegato di Castelfranco risentono sin d’ora del cambiamento climatico che significa meno acqua e temperature ancora elevate che lo spingono alla fioritura. A questo vanno ad aggiungersi i costi di produzione tra concimazioni e irrigazione che il consorzio stima in aumento medio del 20%. Con questi presupposti la stagione di raccolta piu’ che rossa delle foglie si fa nera delle perdite. Materie prime che secondo la cia di Treviso in molti casi hanno avuto aumenti ingiustificati. A questo va ad aggiungersi la concorrenza dall’estero in particolare dalla Romania dove abbiamo esportato le conoscenze dell’intero processo dalla semina all’imbiancatura e che ora e’ avvantaggiata rispetto a noi per il clima piu’ rigido e paradossalmente piu’ consono alla produzione . Qui invece viviamo non solo lo stravolgimento del clima ma anche dell’intera economia del radicchio. Inevitabile quindi l’aumento del prezzo di vendita, in questi giorni con una forbice che va dai 5/6 fino ai 18 euro per chilo, e il prevedibile assottigliarsi della clientela. Come dire radicchio si di Treviso ma non per tutti a Treviso..e non solo. – Intervistati GIORGIO POLEGATO (Presidente Coldiretti Treviso), SALVATORE FELETTI (Presidente Cia Treviso) (Servizio di Lucio Zanato)


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