01/06/2022 TREVISO – Incidenti mortali sul lavoro: in Veneto se ne registra uno alla settimana. Ed è boom di infortuni denunciati, soprattutto a Treviso. Questa la fotografia scattata in queste ore. Per il sindacato servono controlli a tappeto. || Una vittima sul lavoro ogni settimana. E’ questo il trend inquietante registrato dall’Osservatorio Sicurezza Vega Engennering di Mestre.Numeri che raccontano un dramma senza fine e che pongono a confronto il primo quadrimestre 2021 con lo stesso periodo del 2022.Ebbene, 26 sono state le vittime l’anno scorso tra gennaio e aprile, 27 quest’anno con l’indicazione che tra esse – stavolta – non c’è nessun decesso legato al Covid.Questo significa, statisticamente, che il Veneto è la seconda Regione in Italia per numero di morti in occasione di lavoro, 20 direttamente in azienda o in cantiere, 7 nel tragitto da o verso casa. La fascia di rischio è quella arancione.Fa peggio solo la Lombardia – il doppio della popolazione del Veneto – con 37 vittime.Questione di formazione, dotazioni e soprattutto monitoraggio diffuso, almeno per il sindacato.La provincia più colpita è Verona, con 8 decessi, 6 a Venezia, 3 nelle province di Belluno, Rovigo e Treviso, 2 a Vicenza e Padova. Il Bellunese è il territorio dove si rischia di più mentre l’edilizia – trasversalmente – il settore maggiormente interessato, complice anche l’ansia da superbonus.Ma ad aumentare, in Veneto, sono anche le denunce di infortunio: nei primi quattro mesi del 2022 sono state quasi 31 mila, in aumento di quasi il 45 per cento sulle circa 21 mila dei primi quattro mesi del 2021. Il maggior numero di denunce a Treviso, oltre 6100.In crescita, in Veneto, anche le malattie professionale, l’appello del sindacato resta quello a denunciare. – Intervistati MAURO VISENTIN (Segretario generale Cgil Treviso) (Servizio di Cristian Arboit)


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