29/04/2022 TREVISO – Sempre più poveri e precari. E’ impietosa la fotografia scattata da Cgil Cisl e Uil in vista delle celebrazioni per il primo maggio che a Treviso tornano in piazza. Caro bolletta e materie prime che porta diverse aziende a chiedere la cassa integrazione. || Il lavoro c’è ma è sempre più precario, questa la fotografia scattata da Cgil-Cisl e Uil in occasione del primo maggio.Nella Marca le nuove assunzioni nel 2021 sono state 124 mila con un saldo rispetto all’anno del lockdown più duro di oltre 9000, di queste solo il 22 per cento è un contratto a tempo indeterminato. Ed è boom di lavoro somministrato. Tendenza che – nelle stesse ore – viene confermata anche dall’Ente Bilaterale del Commercio, dove si evidenzia però come tra gli under 30 staa cambiando l’approccio al concetto tradizionale di lavoro.In ogni caso, denunciano i sindacati, ci sono ancora troppi NEET. Solo nella Marca 19 mila.Al precariato – evidenziano i sindacati – si aggiunge anche il caro bolletta e più in generale il caro vita.Serve quindi intervenire sugli stipendi.Rialzi dei prezzi che innescano un pericoloso effetto domino, avverte anche la Uil. “Ci sono aziende che chiedono la cassa integrazione”.Restano poi i temi della sicurezza sul luogo del lavoro, ancora troppi gli incidenti.Tutte questioni che tornano in piazza dopo due anni di pandemia.A Treviso l’appuntamento è per le dieci di domenica in piazza Borsa, con concerto finale dei RadioFiera e un messaggio chiaro guardando al conflitto in Ucraina. – Intervistati MAURO VISENTIN (Segretario Generale Cgil Treviso), MASSIMILIANO PAGLINI (Segretario Generale Cisl Belluno-Treviso), GIANLUCA FRAIOLI (Segretario Generale Uil Treviso) (Servizio di Cristian Arboit)


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