09/04/2022 VENEZIA – Uno tra i settori penalizzati prima dalla pandemia ed ora dalla guerra in est Europa e’ il turismo. Tante le disdette di americani e canadesi convinti che anche il veneto sia in guerra. Una situazione confermata anche dalla regione che investira’ in un piano di comunicazione oltreoceano. || Il Veneto non riesce a far capire oltreoceano che non e’ coinvolto nella guerra tra Russia e Ucraina. Infatti continuano ad arrivare disdette da parte di americani e canadesi che avevano scelto di passare nei prossimi mesi le vacanze in Italia. La regione ammette il problema di comunicazione nonostante la costante presenza del Veneto in tutte le principali fiere turistiche del mondo. Questo tenendo conto che la pandemia ha causato perdite medie di fatturato intorno all’80% e che con le sanzioni Solo a Pasqua l’assenza dei visitatori provenienti da Mosca si tradurrà in venti milioni di mancati incassi per le strutture ricettive italiane. I turisti russi sono considerati dei top spender, al pari di americani e cinesi. Resta il mercato interno con tanti italiani che, al pari dello scorso anno sceglieranno per le loro vacanze mete nazionali e quindi anche il veneto. Ma in una situazione di crisi diminuiranno i giorni e quindi anche gli introiti per le strutture turistiche. In questo scenario incerto uno stimolo positivo riguarda la ricezione fieristica per il vinitaly. – Intervistati FEDERICO CANER (Assessore al turismo regione Veneto) (Servizio di Lucio Zanato)


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