30/03/2022 PORDENONE – Depositata questa mattina la perizia sull’incidente in A28 in cui hanno perso la vita le due cugine Sara Rizzotto e Jessica Fragasso. Per il consulente della Procura, le uniche responsabilità sono quelle dell’imprenditore che con il fuoristrada è piombato sulla Panda delle due ragazze a 180 all’ora. || A causare l’incidente del 30 gennaio lungo l’autostrada A28, costato la vita alle due cugine Sara Rizzotto e Jessica Fragasso, è stato unicamente il tamponamento alla Panda su cui viaggiavano le vittime da parte della Land Rover condotta dall’imprenditore Dimitre Traykov, che procedeva a una velocità approssimativa di 180 chilometri orari, ben oltre il limite di 130. Sono le conclusioni della perizia sulla dinamica del tragico sinistro, redatta dall’ingegner Pierluigi Zamuner su incarico della Procura della Repubblica di Pordenone, che conduce l’inchiesta per omicidio stradale e omissione di soccorso a carico di Traykov, tuttora agli arresti domiciliari. Quella sera di due mesi fa, l’imprenditore si era messo alla guida del fuoristrada per provarlo, ma nel tratto tra Villotta e Azzano Decimo, poco lontano dalla sede della sua azienda, era andato addosso alla Panda delle due cugine, che rientravano da una giornata al mare insieme alle figliolette di Sara di due anni e mezzo e cinque mesi. La Land Rover è arrivata sulla Panda al doppio della velocità: 180 all’ora contro i 90 a cui procedeva l’utilitaria, impattando sul lato sinistro su cui sedevano, sul sedile anteriore e su quello posteriore, Sara e Jessica, morte sul colpo. La perizia del consulente della Procura non fa invece emergere nessuna responsabilità da parte di Sara, al volante della Panda. Dopo lo scontro, Traykov, che è ora assistito dall’avvocato Gianni Massanzana, si era allontanato dal luogo dell’incidente: gli agenti lo avevano poi rintracciato a casa, sotto l’effetto dell’alcol, uno stato, conclude il perito, che potrebbe aver contribuito a causare il tamponamento. (Servizio di Lina Paronetto)

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