27/03/2022 TREVISO – Massacro di Pieve, le reazioni continuano. L’Associazione “Furti in Corso” prepara una manifestazione per chiedere pene certe per i criminali. Perchè il rischio è che la tensione si alzi || La rabbia che sale e che viaggia sui social, campanello d’allarme sempre più forte per chi come l’associazione “Furti in Corso”, rete di coordinamento di cittadini per le segnalazioni su furti e truffe, stigmatizza da sempre. Il motto è sempre quello: aiutare le forze dell’ordine, non fare i giustizieri. Ma la rabbia è umana e il suo obiettivo sono le leggi. Inasprire le pene, perchè siano pene certe. Per questo l’associazione sta organizzando una manifestazione: era già fissata in tempi non sospetti, prima del Covid, ora, quando le restrizioni termineranno, potrà essere messa in atto. Nel frattempo anche Lega e Fratelli d’Italia stanno pensando di organizzare una manifestazione sulla sicurezza, per la prossima settimana. Lo scetticismo del presidente dell’associazione Cristian Demma è chiaro: “La politica arriva sempre dopo”. Resta quella rabbia, restano le parole in queste di Daniele Pelliciardi, il figlio dei coniugi massacrati a Gorgo nel 2007: “In 15 anni nulla è cambiato”. – Intervistati CRISTIAN DEMMA (PRESIDENTE ASSOCIAZIONE “FURTI IN CORSO”) (Servizio di Nicola Zanetti)


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