13/03/2022 RIVAMONTE AGORDINO – Una nuova stagione per lo storico sito delle miniere di Valle Imperina. Dai fondi del Pnrr una speranza per il rilancio del luogo simbolo dell’Agordino. || Andando da Belluno verso Agordo il Centro Minerario di Valle Imperina è un luogo che vedi lungo la strada alla tua sinistra.C’è un vagone ferroviario, poi un ponte, e al di là gli edifici la cui storia secolare è legata alla attività estrattiva dei minerali da cui ricavare il rame.Sono imponenti visti da fuori, ma quando ci entri, e vedi gli antichissimi forni fusori, resti a bocca aperta. La prima attestazione storica ufficiale che ci parla delle Miniere della Valle Imperina è datata 1411, anche se gli storici moderni sono portati a pensare che fossero attive già alcuni secoli prima di questa data. Le strutture ricettive prevedono tanto stanze con bagno come un ostello che conserva su un muro la firma di Rigoni Stern.Il PNRR è l’ultima scommessa per poter far ripartire questa struttura tanto per quanto riguarda la parte ricettiva quanto per quella museale.Il vincolo tra gli Agordini e le miniere di Val Imperina era così forte che ancora oggi molti scorci e addirittura la parlata della Conca Agordina ancora hanno reminiscenze legate alla intensa attività mineraria che caratterizzò per secoli la zona.Ora, dopo che tutto si era fermato quasi un lustro fa, poi bloccato prima da Vaia e quindi dal COVID, si spera che con i fondi PNRR possa iniziare una nuova stagione. – Intervistati GIOVANNI DEON (SINDACO RIVAMONTE AGORDINO) (Servizio di Fabio Fioravanzi)


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