09/03/2022 TREVISO – Treviso, Conegliano, Montebelluna: l’Ulss 2 ha individuato i tre presidi per l’assistenza sanitaria ai profughi dall’Ucraina. Apriranno i battenti lunedì. E questo, quando non è ancora finita l’emergenza Covid: confermato anche dai ricoveri un nuovo rialzo del contagio. Arranca novovax, gli irriducibili over 50 sono circa 10 mila. || Un presidio a Treviso, alla Madonnina, uno a Conegliano e l’altro a Montebelluna. Questo il nuovo fronte della sanità trevigiana che così si sta preparando a gestire i migliaia di profughi ucraini in arrivo dal Paese in guerra. Donne e bambini soprattutto, che saranno sottoposti alla profilassi anti-Covid ma non solo. Pronta anche una task-foce di pediatri, vista la tipologia di arrivi, e più in generale specialisti in caso di cronicità e urgenze, come diabete e tumori.Allo stesso tempo, spiega Benazzi, i profughi potranno rivolgersi agli hub vaccinali già presenti sul territorio, dove si continua a operare, perchè il Covid non è sconfitto, anzi.Lo stesso direttore generale conferma l’effetto Carnevale.Quattro i ricoveri nelle ultime ore – sottolinea sempre Benazzi – con sintomatologia non grave che riguardano soggetti non vaccinati.L’altra cartina di tornasole è quella delle scuole.Più in generale, arranca la somministrazione di Novovax: “152 perosne in quattro giorni, questo significa che resterà uno zoccolo duro di circa 10 mila over 50 che non vuole vaccinarsi”, conclude Benazzi. – Intervistati FRANCESCO BENAZZI (Direttore generale Ulss 2 Marca Trevigiana) (Servizio di Cristian Arboit)


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