07/03/2022 VENEZIA – Evitare la corsa ai farmaci a base di iodio, che già si sta scatenando in altri Paesi. Lo afferma il presidente Zaia, che fa sapere che il Veneto è dotato di una scorta di 500mila pastiglie. I farmacisti ammoniscono: attenzione ai fai da te. || Rischio nucleare, il Veneto è dotato di un piano legato alla presenza, nella vicina Slovenia, della centrale di Krsko, che in caso di esplosione e quindi fuoriuscita di materiale radioattivo provocherebbe conseguenze in un raggio massimo di 200 chilometri. Ma quello nucleare non è, allo stato attuale, un problema, secondo il presidente del Veneto Luca Zaia, interpellato sul tema e sulla corsa all’acquisto di pastiglie di iodio per contrastare eventuali radiazioni. Non vere e proprie richieste, per ora, di farmaci a base di iodio, spiega il presidente di Farmacieunite Franco Gariboldi Muschietti, ma molta curiosità. L’assuzione di farmaci a base di iodio va fatta, ha ricordato lo stesso Zaia, non solo a meno di 200 chilometri dal luogo dell’emissione nucleare, ma anche entro due ore. La tiroide già satura di iodio, non consente alle radiazioni di penetrare, ma questo è un effetto che si coglie, ha spiegato, sotto i 40 anni. – Intervistati LUCA ZAIA (Presidente Regione Veneto), FRANCO GARIBOLDI MUSCHIETTI (Presidente Farmacieunite) (Servizio di Lina Paronetto)


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