01/03/2022 CONEGLIANO – E’ arrivato questa mattina a Conegliano il pullman della ditta Battistuzzi. Settanta tra donne e bambini ucraini, in fuga dalla guerra, hanno potuto riabbracciare i propri familiari in Italia. Sottoposti a tampone, tre sono risultati positivi. Impressionante la gara di solidarietà della Marca. || Sono da poco passate le nove del mattino quando il pullman della solidarietà arriva alla Zoppas Arena con il suo carico di umanità, dolore e speranza.48 ore di viaggio, oltre duemila chilometri nel cuore dell’Europa, una settantina le persone partite dall’Ucraina in guerra e recuperate sul confine polacco. Sono donne e bambini. I più piccoli scendono stremati ma hanno ancora la voglia di sorridere, persino di giocare, con loro mamme che non hanno il tempo di disperararsi. C’è una vita da riorganizzare in fretta e la maggior parte non conosce nemmeno una parola d’italiano.Donne e bimbi vengono sottoposti a tampone, poi scatta il riconoscimento. Agenti della Questura, carabinieri, protezione civile, operatori dell’Ulss 2 cercano di metterli a loro agio, c’è anche il sindaco di Conegliano Fabio Chies. Una merendina, del tè caldo, una carezza, oggi come non mai, fanno la differenzaTre piccoli risultano positive, vengono così isolate e portate al Covid Hotel di Valdobbiadene, da oggi – a livello europeo – le norme sulle quarantene sono cambiate e tutto può svolgersi con rapidità. C’è anche una donna con una frattura che viene subito curata.Ultimate le procedure, c’è già chi riparte con l’aiuto dei familiari residenti in Italia. Chi a Roma, Napoli, chi ancora in Sardegna. Tre i nuclei che rimarranno nella Marca.L’abbraccio, pochi istanti dopo, è liberatorio, ma a dare una mano ci sono anche tanti cittadini, come Francesca, partita da Mestre dopo aver raccolto un appello della rete delle famiglie.Poco dopo mezzogiorno, il pullman di Battistuzzi fa l’ultima tappa nel piazzale della ristorazione Ottavian, la famiglia Franceschet ha organizzato un pranzo veloce. Giusto il tempo per un’altra ondata di solidarietà e qualche ricongiungimento.Ma questo è anche il giorno di chi resta, padri, mariti, fratelli rimasti a combattere. Questo cuore disegnato con le dita è quello di un uomo che ha salutato il suo bimbo prima di ritornare in Patria e combattere. Una s – Intervistati MARA DORIGO (Referente Covid Point Zoppas Arena Conegliano) (Servizio di Cristian Arboit)


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