14/02/2022 RONCADE – C’è preoccupazione per le aziende venete in Ucraina ma soprattutto ci sono timori per i veneti che lì vivono. Si dice però fiducioso Stefano Antoniolli, chef trevigiano che da oltre 20 anni vive a Kiev. “Io resto qui”, dice. || Non ha perso né il sorriso né la voglia di fare Stefano Antoniolli, chef trevigiano a Kiev, in quella Ucraina al centro dei timori mondiali.45 anni, originario di Roncade, è qui che Stefano ha deciso di vivere dal 1999 affermandosi prima nel campo della ristorazione e poi mettendo su famiglia con Olga. Insieme hanno un figlio, Angelo, di 17, all’ultimo anno di college.Una vita piena, che nessuno vuole lasciare, anche se il consiglio della Farnesina agli italiani all’estero è quello di rientrare.Una ipotesi che per Stefano è lontana, la vita nel Paese va avanti e il suo ristorante – dove si gustano anche le pietanze venete – si sta preparando al pienone per San Valentino. Insomma, si lavora, come sempreE la presenza veneta in Ucraina è massiccia: 40 le aziende che hanno sedi operative, diverse quelle dello Sportsystem, ma a preoccupare sono anche le possibili sanzioni che potrebbero essere comminate alla Russia. – Intervistati STEFANO ANTONIOLLI (Chef trevigiano a Kiev), MARIO POZZA (Presidente Camera di Commercio Treviso-Belluno) (Servizio di Cristian Arboit)


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