10/02/2022 VICENZA – Oggi in tutta Italia è stato celebrato il Giorno del Ricordo. A Vicenza sono state deposte delle corone d’alloro al Cimitero Maggiore in onore dei Martiri delle Foibe. Ma si guarda anche al futuro, con la riqualificazione del Villaggio Giuliano Dalmata che nel dopoguerra accolse i profughi. || Annientati, perseguitati, cacciati, uccisi. Storia di donne, di uomini, di bambini. Storia di italiani che dovettero abbandonare la casa dei loro padri: i loro passi sotto i cieli dell’infanzia, su una terra diventata improvvisamente gelida, straniera, nemica: una terra che inghiottì migliaia di vite innocenti, gettate in buchi profondi, chiamati foibe. Storia di una tragedia di popolo, della follia della pulizia etnica degli slavi comunisti di Tito. Il dramma degli istriani, dei fiumani e dei dalmati riecheggia ancora. Oggi, nel Giorno del Ricordo, di quella storia di dolore restano immagini sbiadite, ma la memoria è limpida, accesa, vivida. A Vicenza, nel Cimitero Maggiore, davanti alla lapide in onore delle vittime delle foibe viene deposta una corona d’alloro. Poi una preghiera, dalla terra, dal cuore, viene inviata su, in cielo.Ma il Giorno del Ricordo non è solo rivolto al pasato. C’è un futuro da costruire, ed i martiri delle foibe si possono celebrare anche con azione concrete. I loro eredi,i eredi di quella terra sporcata da sangue innocente, cercarono riparo in Italia. E Vicenza li accolse nel Villaggio Giuliano Dalmata che oggi può tornare a rispledere grazie ai fondi del Pnrr. Il progetto di riqualificazione è stato già ammesso, ma non ha ancora ricevuto copertura dal Governo. – Intervistati CORIOLANO FAGARAZZI (Associazione Nazionale Venezia Giulia Dalmazia), FRANCESCO RUCCO (Sindaco di Vicenza) (Servizio di Carlo Alberto Inghilleri)


videoid(0RCsoTaXVL4)finevideoid-categoria(a3veneto)finecategoria