10/02/2022 VENEZIA – “Purtroppo sulle foibe ci sono ancora delle sacche di negazionismo, anche nelle scuole”, dice l’Assessore Elena Donazzan. Di una ferita profonda parla Luca Zaia, mentre per il Pd quella pagina della storia deve unire i popoli europei. || Ci sono ancora delle sacche di negazionismo, dice l’Assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan, guardando alle scuole nel giorno del ricordo, dedicato alle vittime delle foibe.Su quel dramma – che ha coinvolto decine di migliaia di connazionali, prima vittime, poi esuli – la storia ufficiale ancora latita.Ricorda la comune lingua veneta parlata dagli esuli e l’antico legame storico e culturale tra le terre dell’Adriatico, il presidente Luca Zaia, che ricorda come il dramma delle foibe e dell’esodo giuliano sia una ferita che appartiene alla nostra storia.Per il ministro bellunese Federico D’Incà Ricordare è l’unico antidoto collettivo che abbiamo per rendere solida la memoria.Memoria che per il Pd emocratico deve servire per rafforzare il patto europeo tra i popoli – Intervistati ELENA DONAZZAN (Assessore Istruzione Regione Veneto), ANDREA MARTELLA (Segretario Pd Veneto) (Servizio di Cristian Arboit)


videoid(eaMF5-8pGVg)finevideoid-categoria(a3veneto)finecategoria