07/01/2022 VITTORIO VENETO – Acque agitate in casa Lega dopo le dichiarazioni dell’eurodeputato Toni Da Re sulla posizione del partito in tema vaccinazioni. Un’aperta critica al segretario Salvini che ha gia’ innescato un procedimento disciplinare con possibile espulsione. || E’ la dialettica politica che ha portato un procedimento disciplinare con possibile espulsione a Toni Da Re che finira’ davanti al consiglio federale dopo le esternazioni sul Corriere della sera. L’eurodeputato leghista dovra’ infatti rispondere delle pesanti critiche mosse al partito e al segretario Salvini sulla posizione riguardante le vaccinazioni anticovid. Un’ambiguita’ che Da Re non esita definire ingiustificabile e adesso insostenibile, metterebbe in luce una Lega romana contrapposta alla Lega dei territori. Una frattura ogni giorno sempre piu’ netta secondo Da Re che si ripercuote anche su altri fronti. L’esempio piu’ lampante e’ la presa di posizione del sindaco di Treviso e presidente anci veneto Mario Conte sui fondi per la rigenerazione urbana finiti quasi tutti al sud. Alle proteste, alla minaccia di portare sindaci e fasce a Roma non c’e’ stato alcun sostegno da parte del partito registrando il silenzio assordante dei ministri e dei parlamentari leghisti. Politicamente Da Re come e’ gia’ successo piu’ volte da voce alla base leghista trevigiana e veneta. Un segnale chiaro di come l’uomo solo al comando non vada piu’ bene a tutti pronti a prendere, se occorre altre strade come ha fatto a suo tempo il sindaco di Verona Sboarina. – Intervistati GIANANTONIO DA RE (Eurodeputato Lega) (Servizio di Lucio Zanato)


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