13/12/2021 VENEZIA – Far emergere i casi di caporalato e sfruttamento del lavoro anche qui da noi in Veneto. e’ la denuncia di Regione e sindacato uniti nella campagna di sensibilizzazione, “Sos Caporalato” || Crescono in Veneto i casi di sfruttamento del lavoro nell’agroalimentare. Si tratta di uno dei settori che più vedono situazioni di irregolarità, intermediazione illecita e diritti violati, veri e propri casi di caporalato: fenomeni da cui la nostra regione è tutt’altro che immune, come ci hanno ulteriormente raccontato i casi di cronaca della scorsa estate per altri settori. A denunciarlo è Fai Cisl Veneto, che proprio dalle scorse settimane sta incontrando numerosi lavoratori e lavoratrici per la consueta richiesta di disoccupazione agricola, e da loro coglie segnali che non possono non allarmare.Per questa urgenza di alzare la guardia e intensificare le azioni di presidio e di prevenzione, anche in vista della ripresa dei lavori agricoli della prossima primavera, Fai Cisl Veneto con il patrocinio dell’Assessorato al Lavoro della Regione del Veneto, rilancia ora con forza la campagna nazionale “Sos Caporalato”.Una campagna che mira a diffondere un’informazione capillare sui diritti e la normativa vigente a loro tutela, e insieme a garantire finalmente un monitoraggio strutturato del fenomeno, con un focus sulle province venete che riguarderà il periodo ottobre 2021-ottobre 2022, – Intervistati ELENA DONAZZAN (ASSESSORE AL LAVORO DEL VENETO), ANDREA ZANIN (SEGRETARIO FAI CISL VENETO), ONOFRIO ROTA (SEGRETARIO FAI CISL NAZIONALE) (Servizio di Annamaria Parisi)


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