20/10/2021 VENEZIA – Le nuove paure delle persone anziane sorte nel corso della pandemia. A rivelarle l’associazione Auser, sostenuta anche dalla Regione con i fondi per il terzo settore || In Veneto una persona su 5 si dedica al volontariato. Ben 4mila le associazioni distribuite nella nostra regione tra queste l’Auser, presente a livello nazionale e in tutte e 7 le province venete. Si dedica anche alla cura delle persone con grande vulnerabilità, tra cui le persone anziane. La pandemia ha accentuato e mostrato le loro nuove fragilità che vanno oltre la protezione dal virus, grazie al vaccino. «Ora, -spiega la Presidente Regionale Auser Maria Gallo-, fondamentale è anche il supporto psicologico dal covid. Un abbraccio, una carezza, un parola di conforto, ma dal vivo, in presenza come si dice oramai da un po’».45 mila euro la somma stanziata dalla Regione per i progetti Auser, contributo facente parte dei fondi a sostegno del Terzo Settore, previsti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Fondi, del concluso triennio 2017/2020, che vanno ad inserirsi nella cosiddetta settimana degli nonni, la prossima, con attività di gite, relazioni e formazione continua con lezioni di digitalizzazione sull’uso di smartphone, invio di messaggi, foto e come fare una videochiamata ad esempio.45 mila i soci anziani auser su tutto il territorio regionale; ogni anno l’associazione effettua 1000 consegne di spese mediche e alimentari; 11 mila interventi di ascolto e supporto telefonico con il Filo d’Argento; 60 mila accompagnamenti sociali , fornendo assistenza a 27 mila persone, soltanto alcuni dei numeri della sua attività sociale. – Intervistati MARIA GALLO (PRESIDENTE AUSER VENETO) (Servizio di Annamaria Parisi)


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