27/09/2025 TREVISO – Incubo furti nella Marca. Razzie in pieno gioorno tra Breda di Piave e Carbonera, Nel bottino finiscono denaro, gioielli e persino elettrodomestici || L’incubo che diventa realtà, a parlare una residente di via degli ex internati a Biban di Carbonera, dopo tre giorni di assenza da casa per lavoro al suo rientro la brutta sorpresa. Ogni stanza messa a soqquadro, armadi e cassetti aperti dai ladri che si sono introdotti nell’appartamentino al piano terra di una palazzina forzando una porta finestra, staccando persino i battiscopa. Ai danni materiali si aggiungono quelli morali visto che come spesso accade nel bottino sono finiti anche ricordi di famiglia, come degli orecchini. Molto probabilmente i malviventi sono entrati in azione in un giorno di forte maltempo approfittando del rumore della pioggia per muoversi indisturbati. La proprietaria di casa ipotizza che tenessero sotto controllo la zona visto che hanno agito proprio mentre lei era assente per tre giorni. Se a Carbonera i ladri hanno agito probabilmente di sera, in via Vittoria a Pero di Breda di Piave il furto è avvenuto in pieno giorno tra le 8 e le 12 quando i genitori erano al lavoro e il figlio a scuola. Anche in questo caso i malviventi si sono introdotti nella villetta dopo aver forzato una porta finestra, prima sono saliti al primo piano nella zona notte, svuotando completamente armadi e cassetti, con gli indumenti e gli oggetti personali che vi erano contenuti sparsi sul pavimento. Addirittura buttando a terra un grande mobile. Spariti alcuni orologi che erano appartenuti alla nonna, delle collane e un paio di orecchini ricordo della cresima della padrona di casa. Poi si sono spostati al primo piano e qui hanno arraffato quello che hanno trovato. Una grande friggitrice ad aria, un ferro da stiro, dei videogiochi, le cuffie e i joystick della consolle. Due particolari poi hanno attirato l’attenzione dei padroni di casa: due deodoranti che si trovavano in bagno lasciati sopra il tavolo della cucina e del succo di frutta bevuto dai malviventi prima della fuga. In via Vittoria non c’è voglia di parlare, lo shock è ancora vivo, quel sentimento che u (Servizio di Francesca Bozza)
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