11/12/2024 BELLUNO – Ammonito dal questore, ma per il Tar non era persecuzione. Il caso bellunese fa discutere || E’ destinata a far discutere la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto che ha accolto il ricorso di un uomo che si era visto destinatario di un ammonimento della Questura di Belluno, ossia di quel tipo di provvedimento per il quale due settimane fa la stessa Questura aveva presentato un programma utile a chi ne fosse oggetto per potersi ravvedere. L’ammonimento in questione, risalente a sette anni or sono, era stato motivato dalla segnalazione di comportamenti molesti di un avventore nei confronti della dipendente di un bar nel bellunese.I magistrati veneziani avrebbero riconosciuto i comportamenti del ricorrente sì fastidiosi, ma non di una “gravità tale da poter essere qualificati quali atti persecutori”.Il corteggiatore avrebbe per esempio omaggiato la donna con un mazzo di rose in occasione del suo compleanno, oppure le avrebbe donato buoni del valore di diverse centinaia di euro spendibili in gioielleria piuttosto che in negozi di abbigliamento: buoni che almeno in parte risultano essere stati accettati.Nella sentenza viene anche valutato il fatto che l’uomo non avrebbe mai usato un linguaggio volgare o a sfondo sessuale, nè atteso la donna all’uscita del locale dove lavorava, o reagito negativamente ai rifiuti di lei se invitata a cena.La barista, comunque sia, ad un certo punto decise di porre fine alle avances del corteggiatore bloccandone il numero non permettendogli quindi di poter più comunicare con lei. (Servizio di Fabio Fioravanzi)


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