18/07/2024 ROVIGO – Sei minorenni, quattro di loro hanno meno di 14 anni, indagati per l’aggressione ad una loro coetanea. Ancora una volta la scena ripresa con i cellulari. E’ accaduto a Rovigo || Aggredita da alcuni suoi coetanei, tutti minorenni, e la scena ripresa con i cellulari. Vittima una ragazzina di Rovigo che lo scorso maggio sarebbe stata attirata da alcuni giovanissimi nei giardini che si trovano dietro al Tempio la Rotonda, qui sarebbe stata accerchiata, colpita con alcuni oggetti, le sarebbero stati tirati i capelli e poi minacciata con una pistola ad aria compressa e un coltellino con apertura a farfalla. Il tutto ripreso dai minori con i loro smartphone. E’ stata la madre della vittima a denunciare i fatti alla squadra Mobile di Rovigo che ha immediatamente dato il via alle indagini. Sei i minorenni, quattro di questi con meno di 14 anni, indagati per i reati di percosse, minaccia e violenza privata commessi in concorso fra loro. Uno dei giovani risulta anche indagato per il porto di armi od oggetti atti ad offendere. In questi giorni negli uffici della Squadra Mobile si sono svolti gli interrogatori dei 6 minorenni, sottoposti anche a perquisizioni domiciliari che hanno consentito agli agenti di recuperare la pistola e il coltellino in possesso di uno degli indagati. A tutti i giovani coinvolti sono stati anche sequestrati gli smartphone. “Attività, quella posta in essere dai poliziotti della Squadra Mobile rodigina, sotto la direzione dell’Autorità Giudiziaria veneziana competente per i reati commessi da minori che, anche facendo seguito a quella svolta per fatti analoghi avvenuti lo scorso ottobre in occasione del “Marti Franco”, testimonia la costante attenzione di tutti gli organi inquirenti rispetto ai fatti delittuosi posti in essere da soggetti minorenni., ha spiegato il questore Giovanni Scali. Episodi spesso immortalati e poi diffusi tramite social, che non devono essere sottovaluti semplicemente in ragione della minore età dei protagonisti, spesso per primi erroneamente convinti dell’assenza di conseguenze per le proprie azioni commesse in giovane età” ha concluso il questore di Rovigo (Servizio di Francesca Bozza)


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