15/07/2024 BREGANZE – Diga del Vanoi: il progetto del Consorzio Brenta va avanti nonostante la contrarietà delle province di Belluno e di Trento e nonostante il presunto stralcio dell’invaso dall’elenco delle opere prioritarie del Veneto contro la siccità. Per la prima volta oggi dice la sua il presidente della Regione Luca Zaia: “L’ok solo se ce lo diranno i tecnici”. || Prende tempo il presidente Zaia dopo un lungo periodo di silenzio e reiterati appelli a fermare l’invaso da 33 milioni di metri cubi d’acqua che sulla carta presenta rischi di gran lunga superiori ai benefici e che in un secolo tecnicamente ha solo incassato esiti di indagini che ne hanno bloccato la realizzazione per “irrisolvibili problemi geologici”. Lo scorso maggio sembrava che tutto si fosse fermato al punto che la notizia dello stralcio dell’opera dall’elenco delle opere prioritarie del commissario per l’emergenza idrica aveva convinto tutto a votare all’unanimità l’ordine del giorno emendato presentato dal centro sinistra in consiglio provinciale contro la realizzazione della diga. Restava un unico cruccio, pur secondario: l’opera risultava ancora presente nel “progetto laghetti” delle associazioni consorzi di bonifica. A inizio di luglio l’inaspettato colpo di scena: il Consorzio Brenta ha comunicato che il progetto della diga è pronto e che gli enti interessati entro questa settimana dovranno aderire al dibattito pubblico obbligatorio. La provincia autonoma di Trento con il presidente Fugatti subito ha diffidato il Consorzio Brenta a proseguire nella progettazione.”Sul fatto che un invaso d’acqua possa portare benefici al territorio non si discute. Sul fatto che sia sicuro al 100% ce lo devono dire i tecnici, di certo non io” ha affermato Zaia, pur se, informalmente, proprio i tecnici della Regione avrebbero riferito che la decisione è tutta politica. Sullo sfondo la verità lapalissiana del Vajont. Le frane, anche recenti, nelle zone limitrofe all’area individuata per la costruzione del bacino del Vanoi, basterebbero da sole a fugare dubbi o ulteriori studi. Zaia ha detto che “ci vuole il massimo rispetto per tutti quelli che hanno delle perplessità e che i temi sollevati devono essere approfonditi fino in fondo. “Ciò non toglie – ha concluso – che la posizione ideologica è una cosa, la posizione tecnica un’altra”. Il gruppo consiliare regionale del P – Intervistati LUCA ZAIA (PRESIDENTE REGIONE VENETO) (Servizio di Tiziana Bolognani)


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