18/03/2024 TREVISO – 18 Marzo. Quattro anni fa a Bergamo la sfialta dei camion militari contenenti le bare delle persone vittime del covid. Oggi la giornata voluta del Presidente Mattarella in ricordo di chi ha perso la vita a causa del virus. Anche a Treviso, un momento di raccolta davanti al reparto delle malattie infettive. || Diciotto marzo, giornata nazionale in memoria delle vittime del covid. Duemilaottocento solo nella Marca. Piove anche sul giardino del reparto delle malattie infettive dove è stata posta una targa per non dimenticare lo sfozo e il sacrificio del personale medico nei momenti tragici della pandemia da coronavirus, ma soprattutto per ricordare le tante, troppe, persone che hanno perso la vita a causa del covid, lontani dai familiari, logorati da un virus nuovo e aggressivo. E’ dove è stato piantato un albero, un ginko biloba, simbolo di forza e resistenza, che il respiro si ferma. Nella commemorazione delle vittime, nel ricordo di quei momenti bui. Consiglieri, assessori, il sindaco e il direttore sanitario dell’Ulss due. L’albero alle spalle, lo sguardo rivolto verso le malattie infettive, lì dove quattro anni fa medici e infermieri con il loro lavoro instancabile facevano il possibile per i pazienti ricoverati, lottando tra la vita e la morte. Un ricordo che pare lontano, ma in una giornata come il 18 marzo, mai così vicino. – Intervistati MARIO CONTE (Sindaco di Treviso), FRANCESCO BENAZZI (Direttore generale Ulss 2 Marca Trevigiana) (Servizio di Edy Caliman)