18/03/2024 MESTRE – Non solo il Comune ma l’intera Città Metropolitana di Venezia sta diventando l’ultima del Veneto per stipendi, tasso di occupazione e stabilità del lavoro. L’allarme della CGIL che chiede più risorse per l’industria. || I dati del Ministero delle Finanze indicano Venezia come il Comune capoluogo con il reddito pro capite più basso di tutto il Nord-Est. La CGIL rilancia l’allarme per l’intera provincia, che si candida ad essere la più povera del Veneto. In controtendenza col resto della Regione, nel 2023, la crescita del tasso di occupazione della Città Metropolitana è stato quasi nullo rispetto al 2022. Il dato peggiore dopo Rovigo. E spesso si tratta dilavori poco retribuiti e precari.Come per il Comune di Venezia anche per la Città Metropolitana, secondo il sindacatoservirebbero politiche di sviluppo che vadano oltre il turismo, un comparto che dati alla mano si è rivelato gravemente insufficiente nel reggere da solo le sorti dell’economia. L’industria non da segnali di ripresa, le costruzioni rimangono stabili e c’è una forte riduzioni delle attività di servizi non direttamente collegati al turismo.Una situazione che secondo la CGIL, rende drammaticamente urgente una cambio di passo politico a partire dal finanziamento della ZLS: la Zona Logistica Semplificata per Porto Marghera. – Intervistati DANIELE GIORDANO (SEGRETARIO GENERALE CGIL VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)


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