04/03/2024 BELLUNO – Le sentenze della Cassazione pongono fine a una questione annosa nella quale la Provincia ha sempre cercato di tutelare il bene acqua e il patrimonio ambientale e paesaggistico: i proponenti avevano chiesto il rilascio delle concessioni di derivazione d’acqua a scopo idroelettrico e avevano successivamente impugnato il parere negativo di compatibilità ambientale di competenza regionale. || La Provincia di Belluno ha applicato la Direttiva Derivazioni nei procedimenti di competenza provinciale per le istanze di rilascio delle concessioni. E ha agito correttamente. A dirlo sono le ultime sentenze delle Sezioni Unite della Cassazione relative ad alcuni ricorsi presentati da richiedenti che avevano visto respinte le richieste per la realizzazione di nuove centraline idroelettriche.«Un lavoro di anni da parte dei nostri uffici che ora finalmente viene riconosciuto» commenta il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin. «I nostri funzionari, con grande impegno e determinazione, hanno applicato correttamente i criteri della Direttiva. Le sentenze della Cassazione pongono fine a una questione annosa nella quale la Provincia ha sempre cercato di tutelare il bene acqua e il patrimonio ambientale e paesaggistico, come previsto dalla normativa».La questione specifica riguarda i progetti di realizzazione di impianti idroelettrici sui torrenti Federa, Ru Bosco e Bigontina (a Cortina), sul Sarzana (a Voltago Agordino) e sul Liera (a Canale d’Agordo), per i quali si è pronunciata la Cassazione, mentre restano ancora da definire, sempre in Cassazione, i giudizi afferenti a impianti idroelettrici sul Boite e sul Digon. I proponenti avevano chiesto il rilascio delle concessioni di derivazione d’acqua a scopo idroelettrico e avevano successivamente impugnato il parere negativo di compatibilità ambientale di competenza regionale e il diniego concessorio di competenza provinciale, fondati sull’accertamento di un possibile deterioramento dei corpi idrici interessati dal progetto. La Provincia aveva ritenuto che dovesse essere applicata la Direttiva Derivazioni (delibera 1 del 14 dicembre 2017 della Conferenza istituzionale permanente dell’Autorità di Bacino delle Alpi Orientali), che fissa quattro macro obiettivi: tutela ambientale, approvvigionamento dell’acqua potabile per i cittadini, approvvigionamento per gli altri usi economici, riduzione delle con – Intervistati ROBERTO PADRIN – PRESIDENTE PROVINCIA BELLUNO (AL TELEFONO) (Servizio di Fabio Fioravanzi)


videoid(2KUmR5SOWe4)finevideoid-categoria(a3treviso)finecategoria