03/02/2024 VENEZIA – La legge sull’oblio oncologico – che tutela gli ex pazienti da possibili discriminazioni – è un punto di partenza per rimuovere anche quei problemi al sistema nervoso centrale che possono manifestarsi dopo la malattia. Se n’è discusso alle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco a Venezia || Quali sono le cicatrici fisiche e psichiche che a volte rimangono – anche a lungo termine – nei pazienti guariti dal cancro? Intervenire su queste cicatrici è il prossimo, doveroso passo sul quale il mondo scientifico e anche politico si è confrontato a Venezia, dopo l’approvazione della legge sull’oblio oncologico che tutela la vita degli ex pazienti da possibili discriminazioni legate alla malattia da cui sono guariti. Legge di cui è stata relatrice l’ex ministro e deputata di Italia Viva, Maria Elena Boschi.A dieci anni dal termine delle terapie oncologiche, oggi si cessa finalmente di essere definiti pazienti oncologici, rimuovendo così le difficoltà ad accendere un mutuo, a stipulare un’assicurazione sulla vita, ad essere messi in lista per un trapianto d’organo… Ma da rimuovere possono essere rimasti problemi al sistema nervoso centrale. A partire da paura, ansia e depressione; fino a deficit di attenzione e deficit di memoria o di capacità cognitiva. – Intervistati ON. MARIA ELENA BOSCHI (ITALIA VIVA), PIER FRANCO CONTE (DIRETTORE SCIENTIFICO SAN CAMILLO VENEZIA) (Servizio di Filippo Fois)


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