22/01/2024 SPRESIANO – Delitto di Anica Panfile. Convalidato il fermo, Franco Battaggia resta in carcere: pericolo di fuga e reiterazione del reato alla base della decisione del Gip. Diversi gli spostamenti del 77enne dopo aver ucciso la donna. Tragitti frenetici immortalati dalle telecamere di videosorveglianza || Convalidato il fermo. Franco Battaggia resta in carceresulla decisione del Gip, ha pesato la latitanza all’estero per molti anni di Battaggia. Il pericolo di fuga era un dato certo. Lo aveva confidato lui stesso ad alcuni sui conoscenti. Aveva detto al telefono che sarebbe fuggito se gli indizi nei suoi confronti fossero diventati pesanti. Non solo ma a farlo rimanere dietro le sbarre anche la possibilità di reiterazione del reatoIl giorno l’omicidio della giovane mamma, il pick up di Battaggia è stato immortalato da diverse telecamere. Spostamenti frenetici sui quali gli investigatori si sono soffermati. Nel tardo pomeriggio del 18 gennaio giorno in cui sarebbe stata uccisa Anica, il 77 enne ha fatto una telefonata poi è uscito di casa ed è andato a prendere il fratello a Mogliano, e insieme a lui è tornato nella sua abitazione di Arcade. Alle 20 e 05 Battaggia ha ripreso la macchina ed ha riaccompagnato a casa il fratello. Perchè? Tutto ripreso dalle telecamere di videosorveglianza. Immortalato alla rotonda del casello autostradale di Treviso Nord. Poi con lo stesso pick up Battaggia è passato ripetutamente nei pressi del canale della Vittoria a Lovadina e vicino al ponticello dove il cadavere sarebbe stato gettato in acqua. Secondo gli investigatori il corpo sarebbe stato avvolto in un tappeto, dove i carabinieri del Ris hanno riscontrato una traccia biologica di Anica. Si è chiuso un cerchio di questo delitto che ha sconvolto un’intera comunità. Ma non è escluso che ci possano essere complici nell’occultamento del cadavere – Intervistati MARCO MARTANI (Capo della Procura di Treviso) (Servizio di Daniela Sitzia)


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