22/01/2024 MORIAGO DELLA BATTAGLIA – Omicidio di Elisa Campeol. Chiesto dal Pubblico Ministero l’ergastolo per Fabrizio Biscaro, il 38 enne che ucciso con una trentina di coltellate la giovane barista mentre stava prendendo il sole all’isola dei morti a Moriago della Battaglia, il 23 giugno 2021 || Malvagità e mancanza di umanità nei confronti di una persona inerme. In aula sono stati ripercorsi quegli attimi terribili, quando Fabrizio Biscaro massacrò a coltellate la 35 enne Elisa Campeol, mentre stava prendendo il sole il greto del Piave all’isola dei morti. In aula erano presenti i genitori della vittima e la sorella. Poi quando ha iniziato a parlare l’avvocato della difesa sono usciti. Troppo dolore. Troppo difficile ascoltare. Oggi ha detto il papà di Elisa si è rinnovato lo strazio. Queste notti non abbiamo dormito. Gli occhi si riempiono di lacrime quando ripercorre quei momenti. Un dolore che non finirà mai. Vogliamo giustizia ha detto il papà, vogliamo solo questo. Poi il racconto del Pm Gabriella Cama che al termine, ha chiesto per Fabrizio Biscaro l’ergastolo reiterando la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata in precedenza, quando è stata consegnata alla Corte d’Assise la relazione sulla perizia psichiatrica secondo cui Biscaro era capace di intendere e volere al momento di compiere l’omicidio. «L’ho colpita, il sangue aumentava in me il desiderio di fare del male a qualcuno» ha raccontato agli investigatori il 38 enne quando è stato interrogato dopo il delitto. Ed ancora alla domanda: perché non hai abbandonato l’idea di uccidere. La sua risposta senza esitazioni: «l’avrei potuto fare ma non l’ho fatto». Dopo il massacro, l’assassino aveva mutilato la povera Elisa tagliandole un orecchio che aveva portato con sé. Per la Pm Cama il delitto è stato premeditato e compiuto con ferocia, seviziando la 35enne. Non ci sarebbe mai stato mai un vero pentimento. A parlare poi è stato il difensore di Biscaro l’avvocato Rosa Parenti, che ha contestato la perizia psichiatrica del consulente della corte ed ha chiesto che il suo assistito venga dichiarato incapace di intendere e volere al momento di commette il fatto, in subordine la revoca delle due aggravanti (la premeditazione e le sevizie) e il riconoscimenti delle attenuanti generiche. Il – Intervistati AVV. LORENZA SECOLO (Legale Famiglia Campeol) (Servizio di Daniela Sitzia)


videoid(b_MiNNccR0U)finevideoid-categoria(a3treviso)finecategoria