07/09/2023 MESTRE – A Mestre è guerra a suon di carte bollate tra gli ortodossi moldavi e greci per la chiesetta della Natività || Sorpresa amara per la quasi neo-sposa ortodossa di nazionalità moldava che si è vista sfumare il matrimonio a nemmeno 24 ore dalla prevista cerimonia. Accade a Mestre, dove per una guerra a colpi di carte bollate, in corso da anni la comunità moldava e quella greca da martedì scorso sono letteralmente separate dai lucchetti posti all’interno e all’esterno della chiesetta neogotica della Natività della Madre di Dio che fino a pochi giorni fa le riuniva liturgicamente sotto lo stesso tetto. “Chiesetta ristrutturata dalla comunità dell’Est che di tasca propria ha speso più di 200 mila euro”, dice padre Anatolie Bitca parroco della comunità moldava“Accesso negato alla comunità ortodossa dell’Est Europa”. A deciderlo l’ordinanza di fine luglio scorso emessa dal giudice Fabio Massimo Saga del tribunale di Venezia: ha stabilito che la chiesa, non sarà più nella disponibilità della comunità moldava Il motivo? La cosa è un po’ complicata e riguarda dinamiche interne alle due comunità. Spiegata in modo semplice basta dire che in primo grado il tribunale aveva dato ragione alla comunità moldava e ora in secondo a quella greca. Nel mezzo i 5mila della comunità moldava ora si son dati appuntamento a domenica prossima dalle 9 del mattino per un presidio davanti all’amata chiesetta.L’appello di padre Anatolie al Comune e a monsignor Moraglia affinché in attesa di una soluzione possano tornare a pregare, per l’intanto, nella chiesetta di San Martino a Campalto – Intervistati PADRE ANATOLIE BITCA (PARROCO COMUNITA MOLDAVA) (Servizio di Annamaria Parisi)


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