25/07/2023 BELLUNO – Una serata, e poi in rapida successione, una nottata e un’alba da tregenda nel bellunese. Ripetuti e violenti nubifragi si sono abbattuti come da previsioni su tutta la provincia causando disagi a ripetizione soprattutto in Valbelluna e nel Feltrino. Oltre una quarantina gli interventi dei vigili del fuoco dalle 21 di ieri sera. || Da un fronte all’altro, senza soluzione di continuità. La mobilitazione per il personale effettivo e volontario dei vigili del fuoco della provincia di Belluno è generale in presenza della nuova ondata di maltempo che ha investito tutto il territorio con particolare violenza stavolta in Valbelluna e Feltrino. Il cielo ha iniziato a farsi buio attorno alle 20 quando le nuvole sospinte da forti correnti in quota si sono compattate, nere. Un fulmine si è scaricato con rabbia su un’abitazione a Limana, la grandine, per fortuna di piccole dimensioni e l’acqua hanno seminato paura in Sinistra Piave. Vaia, d’altra parte, ha lasciato squarci profondi visibili agli occhi ma invisibili nell’animo della gente di montagna che sussulta ancora di fronte al vento impetuoso. Pure il consiglio provinciale convocato questa mattina a Borca di Cadore è stato rinviato causa maltempo. Di nuovo sul campo i tecnici di palazzo Piloni chiamati a monitorare la resistenza dei versanti in frana. Quello storico sulla Feltrina a Santa Maria di Quero Vas si è mosso la notte scorsa causando la chiusura temporanea della regionale. Squadre e mezzi dei vigili del fuoco di Belluno da stanotte stanno operando in supporto del comando di Treviso impegnato per i danni ingenti patiti dai territorio in fascia prealpina e pedemontana. – Intervistati FABIO JERMAN (SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE VIGILI DEL FUOCO BELLUNO), ROBERTO PADRIN (PRESIDENTE PROVINCIA DI BELLUNO) (Servizio di Tiziana Bolognani)